Ludovico Ariosto

Via George Byron 
Este

Fra l’Adice e la Brenta a piè de’ colli
ch’al troiano Antenòr piacqueno tanto,
con le sulfuree vene e rivi molli,
con lieti solchi e prati ameni a canto,
che con l’alta Ida volentier mutolli,
col sospirato Ascanio e caro Xanto,
a parturir verrà ne le foreste
che son poco lontane al frigio Ateste.

E ch’in bellezza et in valor cresciuto
il parto suo, che pur Ruggier fia detto,
e del sangue troian riconosciuto
da quei Troiani, in lor signor fia elletto;
e poi da Carlo, a cui sarà in aiuto
incontra i Longobardi giovinetto,
dominio giusto avrà del bel paese,
e titolo onorato di marchese.

E perché dirà Carlo in latino: – Este
signori qui, – quando faràgli il dono,
nel secolo futur nominato Este
sarà il bel luogo con augurio buono;
e così lascierà il nome d’Ateste
de le due prime note il vecchio suono.
Avea Dio ancora al servo suo predetta
di Ruggier la futura aspra vendetta.

dall’Orlando Furioso