Paolo Malaguti
Piazzetta Borgo Ortazzo
Battaglia Terme
E infine il grido: – La riva!
Fu come se il sipario si levasse. Certo, non si trattava di un sipario di velluto, ma di acciaio, di catene e argani, però la sostanza restava quella: stava arrivando la butà. Avevano aperto le porte dell’Arco di Mezzo, e dal canale di Battaglia l’acqua, spumando tumultuosa, si riversava nel canale di sotto, alzandone il livello e creando un’onda di piena sulla quale i burci, anche se carichi, avrebbero potuto muoversi fino ai canali e ai fiumi a valle, più ampi e profondi.
Si udì il rombo, e nell’aria calda e immota di giugno si avvertì l’alito fresco creato dal salto dell’acqua. Caronte pareva aspettare quel segnale: si accese il toscano, inchiodandoselo all’angolo sinistro della bocca, si sistemò il fez sulla zucca e raddoppiò gli insulti agli ultimi cariolanti perché completassero il carico al più presto.
Non c’era vento, e comunque ci avrebbe pensato la butà a spingere in avanti la Teresina, nondimeno Caronte volle che fossero issati tutti e due gli alberi, e che a prua venisse spiegato anche il floco. A chi gli faceva notare scherzando che era fatica inutile, perché di lì a pochi metri si sarebbe dovuto cavar via tutto, visto che si passava sotto a dei ponti, Caronte rispondeva a muso duro che anche le mogli con gli anni ingrassano, eppure a tutti fa piacere trovarsele vestite da spose, il giorno del matrimonio. Quelli degli altri burci alzavano le spalle, ridendo, ché tanto le loro barche, col motore a poppa, non avevano bisogno di vele.
Anche se al suo primo viaggio, Ganbeto intuì bene quando nel mandracio l’acqua stava ormai per arrivare al livello utile alla partenza. Sentì il fasciame fremere, le corde tendersi, quasi che il burcio si stesse caricando di un’energia invisibile e silenziosa, come il gatto quando, ancora immobile nell’erba alta, si prepara al balzo e tende i muscoli facendo oscillare lentamente la coda.
E questa energia pareva in effetti sgusciare fuori dalle assi catramate, dalla stoppa e dalle vele, dalle corde e dalle catene, e trasmettersi agli uomini, che ora, su tutti i burci, come seguendo una tacita intesa, smisero di chiamarsi, e quasi di parlare.